Venerdì 12 Novembre 2021

CUNEO - Chiesa Cattedrale - ore 21


STAGIONE MUSICALE 'BRUNI D'AUTUNNO 2021'


CORO E ORCHESTRA BAROCCA 'RUGGERO MAGHINI'


MESSE ITALIANE A LIPSIA
(Festival Back TO Bach 2021)

Come noto Bach non visitò mai il nostro Paese, ma ne conosceva bene la musica: dalle trascrizioni
giovanili dei Concerti di Vivaldi allo studio di Palestrina all'epoca della Messa in si minore, l'interesse
per lo stile italiano pervade la sua produzione in tutte le sue fasi. Negli archivi della Thomaskirche di
Lipsia sono state due Missae breves , una di Francesco Gasparini, in stile più arcaico, e un'altra di gusto
più moderno di Francesco Durante, originariamente concepite solo con l'accompagnamento degli
archi ma che Bach stesso aveva trascritto con l'aggiunta di un cornetto e di un terzetto di tromboni.
L'insolito ensemble strumentale si trova anche nella splendida cantata BWV 4 che completa il
programma assieme al preludio corale organistico basato sul tema su cui é costruita. Con questo
concerto prende avvio un ciclo triennale dedicato alle messe di Bach a cura del Coro Maghini.


PROGRAMMA

Francesco Gasparini (1671-1727)
Sonata in fa maggiore per organo
 
Francesco Gasparini / Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Missa a quattro voci per coro, cornetto, 3 tromboni e b. continuo
- Kyrie
- Gloria
 
Francesco Durante (1684-1755) / Johann Sebastian Bach 
Missa brevis in do minore per soprano, contralto, tenore, basso, coro, 2 violini, 3 tromboni e b. continuo
- Kyrie I coro
- Criste eleison contralto
- Kyrie II coro
- Gloria, Et in terra pax soli/coro
- Laudamus te soprano e contralto
- Gratias agimus tibi soli/coro
- Domine Deus soprano
- Qui tollis peccata mundi soli/coro
- Quoniam tu solus sanctus contralto e tenore
- Cum sancto spiritu, coro

Arianna Stornello soprano
Maximilliano Danta contralto
Stefano Gambarino tenore
Davide Sacco basso
 
Johann Sebastian Bach 
Fantasia super "Christ lag in Todesbanden" BWV 695 per organo

"Christ lag in Todesbanden" Cantata BWV 4 
per soprano, contralto, tenore, basso, coro, 2 violini, 2 viole, cornetto, 3 tromboni e b. continuo
- Sinfonia
- Versus I, Christ lag in Todesbanden coro
- Versus II, Den Tod niemand zwingen kunnt soprano e contralto
- Versus III, Jesus Christus, Gottes Sohn tenore
- Versus IV, Es war ein wunderlicher Krieg coro
- Versus V, Hier ist das rechte Osterlamm basso
- Versus VI, So feiern wir das hohe Fest soprano e tenore
- Versus VII, Wir essen und leben wohl coro

Karin Selva soprano
Sara Lacitignola contralto
Stefano Gambarino tenore
Davide Sacco basso

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Consort Maghini

Liana Mosca, Alessandro Conrado - violini
Svetlana Fomina, Elena Saccomandi - viole
Massimo Barrera - violoncello
Federico Bagnasco - contrabbasso
Maximilliano Danta - cornetto
Vincenzo De Stradis, Alessandro Lione, Stefano Cicerone - tromboni

Matteo Cotti - organo
 
Karin Selva, Teresa Nesci, Valentina Chirico, Arianna Stornello - soprani
Elena Camoletto, Sara Lacitignola, Federica Leombruni, Svetlana Skvortsova - contralti
Livio Cavallo, Stefano Gambarino, Luca Ronzitti - tenori
Riccardo Bertalmio, Franco Celio, Davide Sacco - bassi
 
Claudio Chiavazza - direttore

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Back TO Bach 2021

Compositore tedesco per eccellenza, Johann Sebastian Bach é stato in grado di viaggiare in tutta
Europa attraverso la sua musica. Nel corso della sua vita, senza muoversi da una ristretta area della
provincia tedesca compresa tra Sassonia e Turingia, seppe adeguarsi con estrema naturalezza ai vari
stili nazionali: dalle Suite inglesi e francesi, in cui alterna danze provenienti dai vari paesi, alle
trascrizioni dei concerti del suo grande coevo Antonio Vivaldi e delle Missae di Gasparini e Durante,
tutta la produzione musicale del grande Kantor é orientata ad una praticità esecutiva e una finalità
educativa che si realizzano in una grandiosa sintesi artistica, in cui una certa idea di Europa vive nella
musica e nella cultura prima ancora che nei trattati, e nonostante le divisioni che ne hanno segnato la
storia.
L'edizione 2021 di Back To Bach é pertanto una sorta di diario di viaggio scritto da turisti immaginari
che nell'Europa del Settecento e dell'Ottocento sono venuti in contatto con la sua musica.
In assonanza con ciò si sviluppa la tematica "Bach in Italia": dalla Via Crucis di Liszt (composta a Roma
nel 1878) e dalle elaborazioni bachiane scritte tra fine ottocento e novecento da Arrigo Boito, Sergio
Fiorentino, Roman Vlad, si giunge fino ai tempi più recenti con la trascrizione delle Variazioni Goldberg
per Trio d'archi a cura di Bruno Giuranna.
Come per il ciclo Suites per violoncello solo del triennio appena trascorso, prendono avvio quest'anno
nuovi progetti pluriennali per presentare integralmente alcune importanti raccolte di composizioni:
accanto alle già citate Suite inglesi e francesi, in comparazione tra versioni clavicembalistiche e
pianistiche, presentiamo le Sonate e Partite per violino solo. Si tratta di opere magistrali spesso
ingiustamente relegate più alla didattica che alla pratica concertistica, la cui esecuzione viene affidata
a grandi solisti italiani, alcuni dei quali hanno iniziato i propri studi musicali a Torino per poi
perfezionarsi e affermarsi professionalmente e artisticamente in vari centri d'Europa.
Accanto a queste linee di sviluppo del festival ci sono ovviamente le nostre produzioni corali con il
Consort e il Coro dell'Accademia Maghini, per continuare a proporre le grandi partiture legate al
tempo liturgico con molti giovani emergenti e ospiti di rilevanza internazionale; i programmi musicali
del festival, oltra a Bach naturalmente, spaziano da Guillaume de Machaut a Henry Dutilleux e altri
autori contemporanei.
Infine, a fianco dei concerti, non mancano altri elementi fortemente caratterizzanti Back TO Bach
2021, dalle installazioni elettroniche Giga-Bites alle presentazioni di testi, dalle letture ad alta voce
delle "Note di viaggio" alle guide all'ascolto, eventi che vengono ad arricchire, in sinergia con altre
realtà culturali del territorio, il ricco programma del festival.

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Da "Note di viaggio":

Caro padre,

Vi scrivo dalla città di Lipsia, ove mi recai per trascorrevi qualche giorno di riposo, cercando
di riprendermi da un'infreddatura che mi costrinse al silenzio per alcune settimane,
privandomi della mia attività di cantante d'opera. (Non vi dico quanto il freddo che dobbiamo
patire qui nuoccia alla mia voce!). Mi fu consigliato di visitare Lipsia da alcuni amici, che mi
raccomandarono d'ascoltarvi le funzioni religiose della chiesa luterana di san Tommaso.

Quivi ebbi una grande sorpresa, in quanto vi udii cantare due Messe di compositori italiani: di
quel Francesco Gasparini che di Venezia venne poi a Roma, e di quel Francesco Durante
ch'ebbe tanti studenti nella nostra amata città di Napoli, che giammai obliar non potrei. Tali
Messe, così mi parve, erano state un poco modificate nell'istrumentazione e in altri aspetti;
mi dissero che di cotai modifiche era autore il maestro di cappella di san Tommaso, il signor
Giovanni Sebastiano Bach che dirigeva anche l'esecuzione.

Parvemi dapprima che il Bach mancasse d'ingegno, nel riprendere brani dei nostri
compositori adattandoli appena. Dovetti poi ricredermi su tale precipitato giudizio, in quanto
in quell'istesso giorno mi accadde di udire una sua cantata all'interno d'un altro servizio
liturgico de' luterani. Egli era un servizio di notevole lunghezza; del sermone del pastore non
compresi nulla, ma vi confesso che la musica di Bach m'impressionò alquanto. Soprattutto, mi
stupì l'uso ch'egli fece d'un terzetto di tromboni, il cui suono era invero ultraterreno. Mi
narrarono una curiosità che credetti potesse interessarvi.

Come sapete, qui leggono la Scrittura in tedesco, usando la traduzione che ne fece il Lutero
due secoli orsono. Ebbene, laddove la nostra vulgata legge "tuba", e i compositori d'Italia
impiegano le trombe a significar la voce d'Iddio, qui Lutero tradusse Posaune, vale a dire
trombone: perciò i compositori d'Alemagna tendono a usare il trombone laddove i nostri
impiegherebbero la tromba. In ogni caso, entrambi gl'istrumenti evocano assai bene la
maestà divina, e devo dire che l'impressione non lascia indifferenti.

Come vedete, caro padre, sto cercando d'impiegare al meglio questo tempo d'inattività cui
sono forzatamente costretta in attesa di ritrovar la mia voce, cosa che m'auguro accada
presto. Non potendo cantare, m'accontento d'ascoltare, e di certo qui a Lipsia l'esperienze
musicali non difettano punto. Penso a voi e a come apprezzereste la musica che qui s'usa,
diversa alquanto dalla nostra ma non meno bella. Eppure, in fondo al cuore desidero solo
tornare a rivedere il sole e il mare della nostra Partenope, nonchè ad abbracciare voi e la mia
cara madre.

Per ora, giungavi l'espressione del più reverente affetto della vostra devota figlia

Marianna

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INGRESSO LIBERO

All'ingresso occorre esibire il green pass dai 12 anni, indossare la mascherina e attenersi alle vigenti norme anti covid-19.


Inserito il 02/11/2021 alle ore 15:26:06 da: info@orchestrabruni.it

 
 

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